CITTÀ

“Kinder des Krieges / Figli della guerra” Acrilico su tela di A. Brisotto

 

 

Conosco una casa

Conosco una casa sulla riva della tempesta.

Ha pareti di vento e finestre che suonano

a tratti

quando si aprono dentro

per non richiudersi più.

Questa casa è bagnata dal sole e illuminata dalle piogge.

Si sposta da un continente all’altro

come un pensiero smarrito e ripescato

ora qui

ora lì

da una conchiglia vuota

da una tazzina sberciata

dalla cima di un ago di pino

lassù

dove la purezza danza ancora nell’aria

e non si ascoltano motori bui

né si dipingono i fiori

che sono già di per sé colori,

dove il silenzio

è la casa di tutto.

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Incontro


Sono trascorsi degli anni,

un istante

dal tuo arrivare sulla nave

blu,

o qualche cosa così,

di cielo 

di buono di ermetico.

Eppure

navigo ancora nel mio orizzonte a noi sacro.

Siamo gabbiani 

ma non l'abbiamo capito subito.

Quanto silenzio si erge 


tra un grattacielo di rosmarino

ed una cartina di caramella che non appiccica più.

Perché di tutto

siamo.
 

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